visita ai campi rifugiati di kabul

A Kabul ci sono oltre 40 campi, ciascuno con alcune migliaia di persone scappate dalle province in cerca di maggiore sicurezza. In questi ultimi mesi il flusso di persone verso Kabul è aumentato a causa della campagna elettorale che fuori dalla capitale si è svolta a colpi di kalashnikov. Nei campi le persone costruiscono ripari con materiale di fortuna spesso con paglia e fango.

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Non c’è nulla nei campi, le infrastrutture più evolute sono dei punti d’acqua dove potersi approvvigionare. Il governo e le organizzazioni internazionali intervengono con distribuzione di materiale e cibo, ma la lotta per la sopravvivenza è quotidiana e, soprattutto nel freddo inverno di kabul, non tutti ce la fanno.

Il nostro partner afgano, l’associazione Aschiana, gestisce alcune scuole informali per i bambini per facilitare l’inserimento scolastico. È una presenza preziosa che offre a tanti bambini la possibilità di accedere all’educazione.

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Nelle scuole di aschiana si insegna a leggere, scrivere ma anche altre cose utili nella vita. Ad esempio riconoscere una bomba.

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In questo posto più che altrove, capita di pensare che i veri eroi sono i maestri. Se questo paese ha una speranza, è soprattutto grazie a loro.

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Italia ancora lontana dallo 0,7%

Pubblicati dall’OCSE i dati ufficiali sull’aiuto pubblico allo sviluppo nel 2013. In termini relativi l’Italia spende in APS lo 0,16% del PIL nel 2013, molto sotto l’obiettivo dello 0,7% e sotto il valore complessivo di tutti i paesi che è 0,3%, registrando però uno dei maggiori incrementi tra i paesi donatori, pari al +13,4% rispetto al 2012. Nella classifica mondiale, l’Italia è in posizione 21 su 27, subito sotto gli Stati Uniti che spendono solo lo 0,19%. però con questo valore gli USA sono il donatore più importante del mondo con ben 31miliardi di $, contro i 3 dell’Italia.