fa ancora un caldo assurdo, il cibo è speziato al’inverosimile e sono circondato da persone che non conoscono, non dico il colosseo o il david di michelangelo, ma il prosciutto! nonostante questo, l’italia sembra vicinissima.
non so bene quale sia l’origine di questa “affinità” tra l’india e l’italia. de benedetti sostiene che l’asia è troppo lontana e che l’italia dovrebbe guardare di più al mediterraneo piuttosto che farsi le paranoie sull’impero di cindia. probabilmente ha ragione, sia in termini economici che culturali. ma l’india è più vicina di quanto si pensi. da quando sono arrivato ci sono state una serie di occasioni nelle quali ho pensato “è come da noi”. ad esempio l’attuale governo in carica nel tamil nadu ha vinto le ultime elezioni promettendo TV a tutti. quando hanno vinto, hanno davvero distribuito televisioni a tutti. poi, lo scorso luglio il parlamento indiano ci ha mostrato un siparietto degno dei nostri: durante un tesissimo voto di fiducia all’attuale governo nel dibattito sull’accordo con gli USA per la produzione di energia nucleare, alcuni parlamentari dell’opposizione hanno sventolato in aula mazzette di banconote che avrebbero ricevuto da esponenti della maggioranza per cambiare parte e votare a favore. non si sa credo ancora se ci fosse stato o meno il tentativo di corruzione, ma lo sventolare i soldi in parlamento come supposta prova è stata una scena che mi ha richiamato la mortadella di AN o il cappio della lega. infine oggi l’ultima lacrimuccia di nostalgia l’ho versata leggendo che il 15 settembre il governo del tamil nadu ha graziato 1400 condannati all’ergastolo per festeggiare l’anniversario della nascita del fondatore del partito attualmente al potere (DMK). per carità, non sarò certo io che sostengo che sia meglio marcire in carcere, ma la serenità con la quale hanno presentato questo provvedimento avrebbe fatto arrossire (un po’ almeno) perfino mastella.
chi l’ha detto che l’italia e l’india spartiscono solo un leader politico? l’india è vicina, più di quanto si pensi.