giorni fa il nostro impianto elettrico ha fatto pum! pare che si sia bruciato un cavo sotto terra, troppo piccolo per reggere il nostro carico. non chiediamoci perchè il contatore e i fusibili non si sono lamentati mentre il cavo che arriva dalla centrale si, diciamo che almeno ho salvato i fusibili 😉 la compagnia elettria è venuta però subito e dopo mezz’ora appena aveva già identificato il guasto e reso nagibile l’ingresso di casa.
a parte l’incoveniente di dover volare per entrare in casa (che seccatura ogni volta dover tirare fuori le ali e spiccare il volo ad almeno ad un metro dal suolo), ho scoperto che i cavi sono interrati direttamente a contatto con la terra, nelle giunture stanno racchiusi in uno scatolotto di metallo sigillato con la pece. la pece… quella delle favole che racconto a pietro. e chi l’aveva vista mai, prima solida, poi fatta bollire sul fuoco e infine colata sui cavi? quasi quasi mi sono commosso respirando la nube tossica che si è generata mettendo sul fuoco l’orrenda sostanza. pietro da parte sua ha imparato una parola nuova. quasi giusta.